marco 16:3-4
Esse dicevano tra loro: «Chi ci rotolerà via il masso dall’ingresso del sepolcro?». Ma, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto grande.

Dio puó ogni cosa, si dice. E questo mi basta per dire che quel dio non esiste.

La serie:

Le prove dell’inesistenza di dio

Prima di tutto… davvero si dice che dio puó tutto? Parlando di quello cristiano parrebbe di si.
Si dice nella bibbia, lo dice dio stesso nell’antico testamento (Geremia 32,27 Ecco, io sono il Signore Dio di ogni essere vivente; qualcosa è forse impossibile per me?) e lo dice proprio gesú nel nuovo testamento (Marco 10,27 Ma Gesù, guardandoli, disse: «Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio».)
Si dice anche nel catechismo della chiesa cattolica (“Noi crediamo che tale onnipotenza è universale, perché Dio, che tutto ha creato, tutto governa e tutto può” fonte).

Si dice, ma cosa si vuol dire? Cosa significa “puó tutto”?
E si, perché anche se é dogma per i cattolici credere che dio sia onnipotente, da nessuna parte i dogmi spiegano cosa dovrebbe significare.
Insomma si sono messi d’accordo sul nome, ma non sul senso.

Da un lato qualcuno potrebbe ribattere che “tutto puó” e “nulla é impossibile” sono ben chiari: tutto non ammette eccezioni e nulla neppure, quindi se puoi dirlo dio deve poter farlo. Qui peró si rischia di andare a impelagarsi in questioni di semantica: cosa conta come “dirlo”? Possiamo dire un “triangolo tondo” ma questo non significa che ci sia un senso dietro queste parole, in altre parole non vuol dire nulla.

Serve, insomma, che si possa dire qualcosa di sensato, perché effettivamente si sia detto qualcosa. Quindi per dire che dio possa far “tutto” abbiamo un minimo criterio: quel che va in questo “tutto” deve voler dire qualcosa, deve avere un significato definito, usiamo quindi i criteri piú stringenti: avere un senso ben definito e non autocontraddittorio, ovvero deve esistere uno scenario ipotizzabile in cui quella cosa puó sensatamente esistere. Quindi quel che si dice quando si sentenzia “esiste un dio ed é onnipotente”, é che “l’esistenza di dio rende possibile ogni cosa ben definita e non autocontraddittoria”

Ecco, se siete d’accordo fino a questo punto, non c’é alternativa: questo dio non puó esistere. E ve lo posso provare con una dimostrazione logica. Prima di mostrarla peró, visto che la logica é piuttosto tecnica, voglio spiegarvene il senso.

Per farlo prendiamo come esempio la pietra della tomba descritta dai vangeli. Se dio é onnipotente ovviamente deve poter far rotolare quella pietra. Deve poter rotolare anche un palazzo. O un pianeta. O tutto l’universo.
Se dio é onnipotente, d’altro canto, deve poter rendere una cosa impossibile da rotolare: che dio sarebbe se cercasse di impedire il rotolamento di un masso e questo poi venisse rigirato da qualcuno armato di leve archimedee? Perché si possa dire di dio che sia onnipotente insomma bisogna che sia in grado di rendere impossibile il rotolare di una pietra. Ma se entrambe le cose sono potenzialmente realizzabili, abbiamo una contraddizione: dio dovrebbe poter rendere impossibile una cosa ma anche poterla fare.

Ora sia chiaro, qui si fa l’esempio di una pietra e del rotolarla ma solo per fare un esempio. La questione é che tra i poteri divini rientra a detta dei credenti la capacitá di creare enti dotati di qualsivoglia proprietá ben definita.
Ecco, il problema é che alcune proprietá sono mutuamente esclusive le une con le altre. Ovvero se una é possibile, le altre sono impossibili e viceversa.

In logica un esempio classico di questo problema é quello di una lancia che tutto penetra e di uno scudo che tutto blocca (entrambe cose che a quanto abbiamo detto dovrebbero essere possibili da creare per dio). Che succede quando si incontrano? I casi sono due: o la lancia penetra lo scudo e allora lo scudo non era “uno scudo che tutto blocca”, o lo scudo resiste e allora la lancia non era “una lancia che tutto penetra”. E per avere questo problema non serve che effettivamente si incontrino, non serve che esistano entrambi, serve solo che possano esistere entrambi.
Pensiamo un attimo a qualcuno con uno scudo di titanio all’età della pietra. In quel momento nessuna arma sulla faccia del pianeta potrebbe penetrare quello scudo, ma non sarebbe certo corretto dire che quello sia uno scudo impenetrabile. Basterebbe che qualcuno s’inventasse una bomba atomica e lo scudo si vaporizza. Quindi é uno scudo che regge a tutto quel che c’è in giro in quel momento, non tutto il possibile. É impenetraTO ma non impenetraBILE.

E questo ci riporta alla nostra pietra rotante: dio puó o no renderla irruotabile? Nota bene quindi: non far sí che “nulla di esistente la possa ruotare”, ma che “sia impossibile che qualsiasi cosa la possa ruotare”. La prima sarebbe equivalente solo allo scudo di titanio all’età della pietra, la seconda a uno scudo che davvero é impenetrabile.
La proprietà in questione é chiaramente esprimibile, logicamente autoconsistente, insomma é un qualcosa che innegabilmente rientra nel “tutto” che si diceva dio può. Se dio può tutto quindi quantomeno deve potere anche questo.

Ora se abbiamo risposto no, che dio non puó far si che una pietra in linea di principio sia impossibile da rotolare, ci si deve rendere conto delle implicazioni della cosa.
Significa dire che c’è qualcosa che é sicuramente una “cosa” che dio non può fare. Significa dar torto a vangeli e antico testamento, e secondo questi a dio e a gesú, significa rifiutare il catechismo della chiesa. Perché sarà anche vero che una definizione chiara non la danno, ma dicono chiaro e tondo che “nulla gli é impossibile” e qui stiamo dicendo che almeno una cosa gli é impossibile anche sotto le definizioni più stringenti.
In altre parole, se rispondiamo no, rifiutiamo l’idea che dio sia onnipotente. Questo é esattamente dire che un dio onnipotente non esiste.

Se invece abbiamo risposto si? Bene, in quel caso abbiamo stabilito che é possibile l’esistenza di un masso che non può essere rotolato. Questo significa che dio può, per esempio, tener chiusa una tomba. Grandioso. Ma se volesse invece aprirla, potrebbe? In particolare, potrebbe mandare un angelo a rotolar via rocce, se volesse? Può decidere di creare un angelo capace di rotolare ogni cosa? Come sopra, attenzione: non un angelo che “possa ruotare ogni cosa esistente”, ma che “possa ruotare ogni cosa possibile“. Il concetto anche qui é ben chiaro, ben definito, logicamente autoconsistente. Anche qui abbiamo chiaramente davanti una “cosa”. Anche qui se ci chiediamo se dio possa o meno creare un tal angelo, se rispondiamo no stiamo dando torto a bibbia, dio, gesú, chiesa e proclamando l’inesistenza di un dio onnipotente. Quindi dio deve poterlo creare.

Ecco però che arriva il problemone: anche se rispondiamo si a queste due domande dobbiamo concludere che un dio onnipotente non esiste. Per il semplice motivo che la possibilità di queste due creazioni é mutuamente esclusiva. Esattamente come per la lancia e lo scudo di prima, una pietra irrotolabile e un angelo onnirotolante per quanto possano esistere da soli, non sono possibili se l’altro é possibile. Non possiamo quindi rispondere di si a entrambe le domande: o é possibile l’uno o é possibile l’altro, ma entrambi non possono esserlo. E perché un dio sia onnipotente deve poter creare entrambi, quindi dato che entrambi non son creabili, non può esistere un dio capace di entrambi. Non può esistere insomma un dio onnipotente. Come Volevasi Dimostrare.

Ok, il senso di quel che volevo dire a questo punto dovrebbe esser chiaro, ma avevo promesso una prova logica. É il momento di darvela.
Come dicevo é molto tecnica, oggi ve la pubblico ma per il prossimo contenuto esclusivo vedró di dare i rudimenti essenziali per poter leggere e capire queste formule… assieme a una dimostrazione simile ma tecnicamente indipendente.

p1: O(D)→◇∃x(∀y( □¬M(y,x) ) ) : l’onnipotenza di dio implica la possibile esistenza di un ente per cui una azione M é impossibile da parte di ogni soggetto (eg: masso inamovibile, scudo impenetrabile)
p2: O(D)→◇∃y(∀x( □M(y,x) ) ) : l’onnipotenza di dio implica la possibile esistenza di un ente per cui una azione M possibile su ogni oggetto (eg: forza inarrestabile, lancia che penetra ogni cosa)
p3: O(D) : onnipotenza di dio

l1.1: ◇∃x(∀y( □¬M(y,x) ) ) : per modus ponens da p3 e p1
l1.2: ◇∀y( □¬M(y,R) ) : Instanziazione di R per regola di Quantificazione Esistenziale (Skolemizzazione) in l1.1

l2.1: ◇∃y(∀x( □M(y,x) ) ) : per modus ponens da p3 e p2
l2.2: ◇∀x( □M(A,x) ) : Instanziazione di A per regola di Quantificazione Esistenziale (Skolemizzazione) in l2.2

Entrambe le quantificazioni esistenziali sono state eliminate prima che si procedesse all’uso delle quantificazioni universali.

l1.3: ◇□¬M(A,R) : Istanziazione di A per regola di Quantificazione Universale in l1.2
l1.4: □¬M(A,R) : Rimozione di ◇ per teorema in S5 di ◊□p → □p da l1.3
l1.5: ¬M(A,R) : assioma di S5 per cui □p → p

l2.3: ◇□M(A,R) : Istanziazione di A per regola di Quantificazione Universale in l2.3
l2.4: □M(A,R) : Rimozione di ◇ per teorema in S5 di ◊□p → □p da l2.4
l2.5: M(A,R) : assioma di S5 per cui □p → p

l3.1: : contraddizione tra l1.5 e l2.5

Essendovi una contraddizione in l3.1, almeno una delle premesse deve essere falsa.
Le opzioni sono:

  • Non c’é nessun D tale che O(D) (un dio onnipotente non esiste)
  • Un ente per cui sia impossibile del tutto compiere su di esso una certa azione é impossibile in ogni mondo, ovvero é anche concettualmente impossibile che esistano una roccia inamovibile o uno scudo impenetrabile (trivialmente refutata dagli esempi appena fatti)
  • Un ente a cui sia possibile compiere una certa azione su ogni oggetto é impossibile in ogni mondo, ovvero é anche concettualmente impossibile che esistano una forza inarrestabile o una lancia che penetra ogni cosa (trivialmente refutata dagli esempi appena fatti)

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