Sulla polemica coi bigotti. Perché il male può essere fatto di silenzio.


Choam è troppo incazzoso con i bigotti? La sua polemica è troppo dura e per questo perfino controproducente? Il turpiloquio e la blasfemia sono il pretesto – offerto peraltro dallo stesso Choam con piena consapevolezza – degli apologeti per evitare di confrontarsi con gli argomenti razionali. Ora una lettrice, Eli Sandalo, con questo guest post ci offre la possibilità di una giustificazione diversa.


Nel ringraziare Choam per il suo impegno e la sua impeccabile cura nella scelta delle argomentazioni, mi viene istintivo pensare che qualcuno – non tra i credenti, ma tra gli atei – possa pensare che questa intensità, con cui Choam si arrabbia, sia eccessiva, fuori misura oppure sprecata.

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