In questo video prosegue il dialogo con Mubarak Bala, attivista e umanista nigeriano, e presidente dell’Associazione Umanista della Nigeria, perseguitato e imprigionato nel suo paese per il suo ateismo e oggi costretto a vivere all’estero per ragioni di sicurezza.
Dopo la prima intervista pubblicata due mesi fa, in cui Mubarak raccontava il proprio percorso personale e la persecuzione subita, questa conversazione entra nel contesto storico, culturale e politico della Nigeria settentrionale e della regione del Sahel, per cercare di capire le radici profonde delle violenze religiose che colpiscono in particolare le minoranze cristiane.
*Attenzione* Mubarak parla da insider: come persona cresciuta all’interno della cultura musulmana del nord della Nigeria, oggi laico e umanista, ma ancora impegnato nel dialogo con la propria comunità. Nel corso dell’intervista affronta temi estremamente complessi e delicati: il rapporto tra religione e potere politico, l’eredità del colonialismo e dell’imperialismo, la Sharia, la jihad, la violenza settaria, la schiavitù nelle sue forme tradizionali e moderne.
*CONSIGLIO LA VISIONE DEL VIDEO PRECEDENTE* che offre il contesto personale e biografico che aiuta a comprendere meglio questa conversazione.
https://www.youtube.com/watch?v=pgcZl-wB_XA&t=1299s
